Tavolo sulle pratiche di mutualismo e cura dei territori

28.12.2021

Punto di partenza della discussione del tavolo “pratiche di mutualismo e cura dei territori” è stato l’assunto che la crisi climatica ha degli effetti diretti sui nostri territori che possiamo toccare con mano quotidianamente. Eventi atmosferici che vengono presentati come “eccezionali”, sono in realtà sempre più in crescita e conseguenza diretta di politiche estrattiviste e neoliberiste. Particolarmente interessante può essere l’esempio dell’acqua alta che colpisce Venezia: la retorica dell’adattamento al fenomeno è sempre più frequente e ha portato a classificare la città lagunare come spazio anfibio. I cittadini devono sapersi adattare a una città sempre più sommersa dall’acqua (200 giorni l’anno), in una sperimentazione quasi avanguardistica di connivenza con gli effetti della crisi climatica al fine di preservare l’attuale sistema economico e sociale. In generale il consumo di suolo, l’inquinamento dell’aria e dei terreni, frane e alluvioni sono anch’essi altri esempi che dimostrano come nei nostri territori la crisi climatica sia già fortemente presente, qui e ora. Da qui nasce un interrogativo più che mai necessario: come si riorganizzano le comunità? Come lo hanno fatto e come lo potrebbero fare in futuro? In che modo si possono innestare pratiche di mutualismo all’interno di tale riorganizzazione?